La favola di Limonta

Cartolina di Limonta degli anni 30

Cartolina di Limonta degli anni 30


La pia gente di Limonta,
piccolo borgo in due diviso,
ma lasciamo andar cio’ che non conta,
una cappella costruir avean deciso.
Dove? In quale posto?
In alto o in riva?
Perplesso era anche il lor prevosto,
eppure ci volea la decisiva.
Pensaron allor un’originale idea,
in quel momento un bel moscon passava,
la cappella costruir si volea
dove la bestia prima si posava.
Tra quella folla che col naso in su’
seguiva il volo del moscon fatato
c’era un gozzuto uomo di laggiu’
anche lui tutto intento e interessato.
La bestia svolazzava senza sosta,
girava dappertutto qua’ e la’,
nessuno mai a lui aveva imposta
una via: era in piena liberta’
Quando alfin si fermo’, quasi di scatto,
tra quella gente con all’ aria il muso,
scelse un luogo forse poco adatto,
il gozzo di quell’uomo che, confuso
“no!” disse “non qui costruir potete
la cappelletta, per carita’,
un altro posto su presto scegliete
non qui, mi raccomando, già!”
Il fatto mosse grande ilarita’,
i limontini pero’ venner chiamati
ve lo dico piano così lo si sapra’:
mosconi di Limonta nati.

BELLAGIO, 24 OTTOBRE 1939