L’avventura di un topolino

Omaggio all’astrazione di CMS del 1956

Omaggio all’astrazione di CMS del 1956


Questa notte pian pianino
dalle scale un topolino,
spinto avanti dalla fame,
si cercò un po’ di salame.
Ma di questo, che disdetta,
non trovò neanche una fetta!
E pensava il disgraziato,
tutto triste ed affamato:
“Se trovassi del formaggio,
solo un poco me lo assaggio”
C’era infatti un trappolino
teso proprio lì vicino,
ma di cacio sol la crosta:
guarda un po’ cosa mi costa!
S’io lo prendo la mia pelle
se ne andrebbe e le budelle!
Oh! crudele umanità
senza un poco di pietà,
che la morte facilmente,
a noi tende sì abilmente!
Mentre a questo lui pensava,
titubante ed annusava,
ritrovò su un comodino
una ciotola vicino.
Ma due occhi bianchi e lunghi,
con due orecchie come funghi,
con un naso quasi piatto,
gli sembrò davvero un gatto!
Allor tutto impaurito,
di paura fu impietrito:
restò lì tutto sgomento
e tremante di spavento!
Visto poi che la figura
era lì calma e sicura,
gli si fece pian pianino
un pochino più vicino.
Oh! non e’ che una pittura,
che mi ha fatto sì paura!
E’ un dipinto novecento
che mi ha fatto sì spavento!
E sol sazio che di fiuto,
ritornò donde venuto,
richiamando ad ascoltare
ogni amico e familiare:
“Il dipinto di un artista
o cubista od astrattista,
il terrore ha messo in me,
ancor tremano i miei pié”