Tristezza

TristezzaTriste è il mio cuore!
Scialbo è l’azzurro del cielo
ovattato dal lattiginoso
nembo delle nubi.
Smorto è l’abbagliante sole,
sfiacchito dal greve fardello.
Grigio è l’opimo verde della collina,
sfatto dal languor della luce.
Opprimente è la solitudine del paese,
raramente animata da stanche rassegnate figure.
Tace ogni cosa nel meriggio ancor freddo
di un’acerba primavera,
ma non taci tu, sorella malinconia!
Canti il tuo canto, doloroso,
che m’attrista, mi tormenta,
ostinata, sicura, lenta
e mai lo termini, mai lo finisci.
Che ti importa se di mia Donna il labbro
ogg’io non conobbi?
Che ti importa se di mia Amata il corpo
ogg’io non strinsi?
Che ti importa se di mia Bella gli occhi
ogg’io non guardai?
Taci dunque sorella triste:
cessa il tuo canto tormentante,
lascia che il silenzio m’attorni,
mi circondi nella pace del nulla!