La battaglia di Marignano

L’affresco che illustra la battaglia

L’affresco che illustra la battaglia

Proprio come oggi, non vi sembri strano,
cinquecento anni fa a Melegnano
c’è stata una battaglia; è già famosa,
ma voglio raccontar, anzichè in prosa,
in questa breve poesia, agli astanti
la storia dello scontro dei giganti.
Presidiar Susa e Monginevro invano
gli Elvezi che occupavano Milano,
che Francesco, novello re di Franza,
trasse per l’Argentera, con prestanza,
cavalli, cavalier, carri e cannoni
e tentò pur d’estorcer corruzioni,
coinvolgendo Berna e i suoi cantoni,
per far cader Milano in suo possesso.
Ma il cardinale li incitò al successo
e gli altri Elvezi attaccaron lo stesso:
disposti su tre file essi giurarono
e le grida ed i corni risuonarono.
E s’avviaron tra Lambro e Vitabbia
contro al nemico con vigore e rabbia.
Prima i cannoni francesi tuonarono,
ma la linea nemica sfondarono
le mobili alte selve di alabarde,
falcidiate dalle palle codarde.
Si giunse poi alla lotta corpo a corpo
rispondendo le parti colpo su colpo,
fino a mezzanotte al chiaro di luna,
poi si ritirarono senza fortuna,
lasciando in mezzo a loro a centinaia
morti e feriti sui prati e sulla ghiaia.
Nella notte discusser cosa fare:
i francesi per potersi organizzare,
gli Elvezi, dopo lunga discussione
arrivaron poi alla conclusione,
votando i più per il combattimento,
di non voler desistere al momento.
All’alba sbaragliò l’artiglieria
degli Elvezi l’assalto e la cavalleria
di san Marco di fianco li sorprese:
furon migliaia le vittime distese.
Vistisi da tre lati circondare
gli Elvezi si dovetter ritirare.
Protetti da una lor schiera immolata,
in fila compatta, quasi in parata,
si ritiraron dignitosamente,
con le bandiere, ordinatamente.
Ritornarono alle loro vallate
e le nostre mai più fur rossocrociate.
Si giunse ad un accordo e il Milanese
fu così consegnato al re francese.

13 – 14 settembre 2013
PREMIATA AL PREMIO CITTA’ DI MELEGNANO 2013 nella versione ridotta a 36 versi