Miraggio

MiraggioUn rosaio immenso.
Occhieggiano enormi
assurde rose,
carnose.
M’attirano,
ma si sfogliano
se tento di coglierle.
Lentamente cadono
petali odorosi
e nulla più resta
che un vile legno
irto di spine,
che mi pungono
crudelmente
e nella riarsa bocca,
ambiguamente,
gusto il sapore
dolciastro del sangue.
 
Bellagio, 11 marzo 1950